È noto che l’adozione di un logo implica la volontà di caratterizzarsi da parte di un brand o di un’azienda. Il brand si identifica in ciò che il logo rappresenta, e desidera che i clienti lo riconoscano in quei valori. Si può affermare che ciò è perfettamente vero per Karlheinz, un musicista romano che qui presentiamo.
Karlheinz e le sue caratteristiche
Karlheinz si potrebbe identificare con due caratteristiche principali: originalità e fusion. Analizziamo alcuni aspetti in questa ottica, iniziando dal nome. Francesco Manu, questo il nome reale dell’artista, ha scelto il proprio pseudonimo in ricordo di un celebre compositore tedesco, Karlheinz Stockhausen. Attivo per tutto il secolo XX, ha sempre amato cercare e sperimentare nuovi ritmi e sonorità. Identica la passione che anima Karlheinz, che ne ha dunque mutuato il nome.
La musica di Karlheinz
Appartenente alla musica techno, Karlheinz infonde nella sua produzione ritmi del blues e del jazz, così come richiami a sonorità asiatiche ed africane. Sono presenti altresì richiami classici, soprattutto al settecento veneziano con Vivaldi. Non a caso, un remix di Karlheinz prende il nome di “Rosso”, appellativo tipico di Vivaldi a causa del colore della sua capigliatura. È quindi più corretto definire la musica di Karlheinz come una techno fusion.
Una produzione abbondante
I suoi brani scalano le classifiche e una decina di tracce si pone nella TOP 10 di riferimento. Tra le etichette con cui Karlheinz collabora va ricordata Natura Viva. Con l’etichetta TrackPark, della divisione Proceed Records, esce EP1, il suo primo EP. E dalla cooperazione con Haldo DJ nasce HAKA Project, un concept di sette tracce che recentemente ha visto l’uscita di un EP intitolato Shams, per la nota label Cafe de Anatolia. Da non dimenticare pure le sue raccolte Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e Love Vibration Nation & R3UK (etichetta con nomination al Grammy Award), MODA – Ministry of Dance Arabic.
Il logo di Karlaheinz
Ed eccoci al logo di Karlheinz, che ne manifesta pienamente le caratteristiche citate più sopra. L’esagono regolare che contiene un fiore viola a cinque petali, con al centro un punto bianco, è un’immagine semplice. Ma i numeri, il colore e le geometrie interne al logo rimandano, come in un gioco di specchi, ad un’infinità di richiami di tutte le culture: la creazione, l’uomo, l’universo, l’unità del tutto. Anche qui, dunque, originalità e fusion.
Lo strumento musicale
Va citato, infine un innovativo strumento musicale messo a punto da Karlheinz al termine di un percorso di ricerca iniziato già durante la pandemia da Covid-19. Il LICHT sfrutta una tecnologia elevata. Grazie a sensori, luce laser, chip e software apposito, crea suoni derivandoli da informazioni luminose. Per modulare il suono, è sufficiente allontanare o avvicinare le mani allo strumento, senza toccarlo. Come il logo, anche il LICHT è caratterizzato da emissione di riflessi viola. All’inizio non sarà posto in commercio, ma usato solo durante i concerti di Karlheinz.
Come seguirlo
Per seguire Karlheinz ci sono i concerti dal vivo, certo, ma anche il web: con il sito, you tube ed instagram.
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